donne ndrangheta 296Giorno 1 marzo, nell’ambito delle attività scolastiche previste sulla Legalità, nella Sala Multimediale dell’Itas B. Chimirri di Catanzaro, è stato proiettato il cortometraggio dal titolo:

 “ONORA LA MADRE”

L’opera, in concorso in numerosi Festival nazionali ed internazionali, nasce da un’idea del regista catanzarese Giovanni Carpanzano, il quale, attraverso documenti, testimonianze e tradizioni, ha inteso porre all’attenzione di giovani studenti maggiorenni, la reale visione dei meccanismi dell’universo ‘ndranghetista femminile e dei ruoli che le donne incarnano all’interno di tale organizzazione malavitosa.

La visione del corto, dà consapevolezza del ruolo della donna in questa realtà: “la donna calabrese”, la donna che spesso vive la ‘ndrangheta sulla “propria pelle”, donna spesso spietata, scaltra e determinata nel gestire il potere al posto del proprio uomo quando costretto al carcere o alla latitanza.

L’iniziativa, fortemente voluta dalla D.S. Prof.ssa Teresa Rizzo, ha pienamente centrato il suo obiettivo formativo: sensibilizzare i giovani sul delicato tema riguardante il multiforme ruolo femminile nella ‘ndrangheta calabrese, ancora oggi non adeguatamente osservato con la dovuta attenzione dall’opinione pubblica e dai media in genere.

Numerosi gli interventi degli studenti presenti, che, accompagnati dalla docente referente l’attività prof.ssa Annarita Impera, hanno animato e reso vivace il dibattito aperto subito dopo la proiezione, grazie soprattutto alla significativa e gradita presenza dell’attrice Anna Macrì, protagonista del corto, con la quale, i ragazzi, hanno interscambiato un confronto continuo di opinioni, punti di vista, perplessità sul delicato argomento, che ha suscitando in tutti i presenti, forte interesse e partecipazione.

                                                                         

La Funzione Strumentale Gestione del Ptof

                                                                       Prof. Luciano Chiarella