foto relatoriGiorno 8 novembre, presso la Casa delle Culture, le classi 2C e 2D del nostro Istituto hanno partecipato ad una conferenza dal titolo: "Cambiamenti climatici e futuro" organizzata dalla senatrice B.L. Granato. Nel corso dell'incontro il dottor Ferdinando Laghi, Presidente dell'ISDE (Associazione dei medici per l'ambiente), ha spiegato ai presenti, che, al contrario di ciò che si pensa, i determinanti della salute sono solo per il 10% dei buoni servizi sanitari, mentre per il 90% dipendono da fattori socio-economici e principalmente dal reddito e dal livello di istruzione delle persone.


Si stima che nel mondo moltissime persone muoiono a causa del cambiamento climatico o dell'inquinamento, che, nei bambini, può provocare anche disturbi dello sviluppo. Infatti, le sostanze tossiche agiscono in sinergia e nel valutare i loro effetti, che sono additivi sugli organismi viventi, occorre tener conto "dell'effetto cocktail".
Per fronteggiare l'emergenza climatica il dottor Laghi ha indicato alcune azioni urgenti: 1) ridurre le fonti inquinanti ed eliminare quelle inutili; 2) produrre cibo in modo sostenibile; 3) prelevare le risorse della natura allo stesso ritmo con cui esse si rigenerano (a tal proposito si pensi che al 29 luglio del 2018, l'uomo aveva già consumato tutte le risorse prodotte sul pianeta nel corso dell'intero anno); 4) abbandonare il modello attuale di produzione dell'energia, cioè attraverso le combustioni ed in particolare bandire i combustibili fossili; 5) combattere la sovrappopolazione promuovendo l'istruzione delle donne.
Sono stati pure sottolineati i paradossi delle disuguaglianze; ad esempio, ogni anno, sulla Terra, 31 milioni di bambini soffrono la fame, mentre nei paesi ricchi 1 bambino su 10 è in sovrappeso. Anche lo spreco alimentare andrebbe evitato: in Italia, vale oltre 15 miliardi di euro all'anno. Il dott. Laghi ha poi sottolineato che contenere quanto più possibile i cambiamenti climatici è un obiettivo prioritario non solo per l'importanza in sé ma anche perché da esso dipendono la democrazia, i fenomeni migratori e la pace. Partecipazione democratica e corretta informazione dei cittadini sono due ingredienti cruciali per contenere i cambiamenti climatici e mitigarne gli effetti.
La parola è dunque passata al prof. Walter Nocito, docente di Istituzioni di Diritto Pubblico all'Università di Cosenza, il quale ha ripercorso la storia del movimento ambientalista in Italia a partire dal Club di Roma fondato nel 1968 da Aurelio Peccei. Ha anche invitato gli studenti presenti, ad approfondire con i docenti 2 antinomie: linearità/circolarità ed estrattività/generatività, al fine di scoprire perché due concetti-chiave della sostenibilità ambientale sono circolarità e generatività. L'Europa, ha spiegato il professore, ha delle leggi molto avanzate sulla protezione dell'ambiente ma fare buone leggi non basta, occorre farle conoscere, farle applicare. In Calabria ed in Campania, per esempio, c'è un enorme spreco di acqua potabile: ben il 70% viene sprecato nel percorso dalla sorgente fino alle utenze, contro un valore fisiologico di spreco del 5%. Infine ci ha illustrato i contenuti della legge Rodotà, sulla tutela dei Beni Comuni, che è in via di approvazione in Parlamento. In base ad essa i Beni non si dividono più solo in Pubblici e Privati ma includono anche i Beni Comuni: i Beni Pubblici sono quelli assolutamente necessari alla sopravvivenza di uno stato, i Beni Comuni sono invece correlati alla qualità della vita delle persone.
La mattinata si è conclusa con l'intervento della senatrice Granato sulle azioni che il governo sta mettendo in campo per fronteggiare i cambiamenti climatici e sulla promozione dell'educazione ambientale nelle scuole da parte del ministro dell'Istruzione Fioramonti.
Una mattinata sicuramente ricca di spunti interessanti....
Itas Chimirri; 25 novembre 2019
Noemi Muraca 2D